Cultor College

 

 

Guy Laramee è un'artista canadese che, in 30 anni di creatività, ha trovato la sua strada attraverso varie discipline: scrittura scenica, regia, musica contemporanea, design e costruzione di strumenti musicali, video, scenografia, scultura, installazioni, pittura e letteratura.

 

Guy Laramee

 

Ha ricevuto più di 30 borse di studio ed è stato premiato dal Canada Council for the Arts Joseph S. premio Stauffer per la composizione musicale. Il suo lavoro è stato esposto ed apprezzato in Canada, Stati Uniti, Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Giappone e America Latina.

 

 

 

"L'erosione delle culture - e della cultura nel suo complesso - è il tema che attraversa gli ultimi 25 anni della mia pratica artistica.

Culture emergono, diventano obsolete e vengono sostituite da nuove. Attualmente stiamo sentendo che il libro di carta è destinato a morire.

Allora ci si potrebbe chiedere: la biblioteca, come luogo, sta finendo?

Crediamo che le nuove tecnologie cambieranno qualcosa riguardo al nostro dilemma esistenziale e alla nostra condizione umana?

Anche se riuscissimo a modificare il contenuto di tutti i libri sulla terra, questo cambierebbe qualcosa del dominio di conoscenza analitica ed intuitiva? Che cosa c'è in noi stessi che ci permette di tradurre il flusso dell'esperienza in concetti?


Quando ero più giovane, ero molto arrabbiato con le ideologie del progresso. Volevo combatterle dimostrando che siamo ancora primitivi. Ho avuto l'intuizione profonda che come specie, non ci siamo evoluti più di tanto. Ora vedo che la nostra fede nel progresso deriva dal fascino per il contenuto della coscienza.

Nonostante le apparenze, la nostra ossessione attuale è modificare le forme a cui abbiamo accesso, ma del resto la cultura è una manifestazione di questo fascino.
Il titolo di uno dei miei pezzi è "Tutte le idee si somigliano".

Voglio esaminare il pensiero, non solo "che cosa" pensiamo, ma "che" pensiamo.
Così ho ritagliato paesaggi dai libri creando paesaggi romantici.

 


Mucchi di enciclopedie obsolete tornano a ciò che non ha bisogno di spiegazioni, a ciò che è semplice.

Nebbie e nubi cancellano tutto quello che sappiamo, tutto ciò che pensiamo".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 

Cultor coordina il

Global Cultural Network
che riunisce esperti ed istituzioni internazionali
di tutti i continenti.

 

 

 

 



 

 



 

 



 

 

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arti visive

I libri scolpiti di Guy Laramee

 

 

Quale sarà il futuro dei libri quando i supporti elettronici soppianteranno quelli cartacei?
Partendo da questa domanda l'artista canadese ha realizzato una serie di sculture, divise in due serie: "Biblos" e "La grande muraglia", utilizzando proprio vecchi libri che ha trasformato in originalissime opere d'arte.

Finalmente mucchi di volumi dimenticati e in disuso ritornano ad essere utili…

 

Quest'opera è stata ricavata da: Historia das americas (2009)

Al di là delle innovazioni tecnologiche, il libro, anche solo come oggetto, conserva il suo fascino, al punto che l'artista canadese lo ha utilizzato come materiale per le sue realizzazioni.
I libri, del resto, sono composti da materie prime come carta e cartone che sono malleabili, le pagine si possono colorare o incollare facilmente e anche le impostazioni del testo e le immagini, possono fornire supporti visivi inaspettati.

Con queste opere torna in primo piano, oltre alla vena creativa, l'abilità manuale che consente di plasmare nuove forme con oggetti d'uso quotidiano.

 


Illustrated History of Japan

 

Il lavoro di Laramee è anche una metafora del fatto che la conoscenza si ottiene scavando, non accumulando; ma al tempo stesso l'erosione è il fenomeno che col tempo cambia le culture, fino al punto di esaurirle.

L'artista trasforma libri d'epoca, che hanno testimoniato e trasmesso la conoscenza per generazioni, montagne di conoscenza che potrebbero risultare obsolete o in disuso, riportandoli ad essere ciò che essenzialmente sono: montagne. Rocce e ambientazioni su cui si radica il sapere e la civiltà.
Si erodono ancora un po’ e diventano colline. Quindi si appiattiscono e diventano pianure, luoghi in cui all’apparenza non accade nulla.

 

 

In alto il paesaggio ricavato dalla Grande Enciclopedia Larousse (2010).

Qui a fianco un particolare della stessa opera.

 

 

 

"L'erosione delle culture, e della cultura nel suo insieme, è il tema che attraversa gli ultimi 25 anni della mia pratica artistica - spiega Laramee - Culture emergono, diventano obsolete poi vengono rimpiazzate da nuove".

 

Ma questi blocchi rocciosi e queste strutture possenti, ispirate dalla natura, sembrano quasi sfidare la minaccia rappresentata dalla moderna tecnologia.

 

Con i suoi libri scolpiti Laramee sfida anche le nostre percezioni di conoscenza e affronta i timori generati dalle novità che aprono nuovi orizzonti culturali.

 

 

 

Longmen (2010)

Libri scultura per raccontare a ritroso la storia dei movimenti globali.
Guy Laramee scolpendo libri, crea visionari racconti tra passato, contemporaneità e ipotetici scenari futuri.

Ecco come spiega i paesaggi cartecei del suo lavoro più noto "La grande muraglia", le sue parole danno un’idea del suo atipico percorso artistico.

 



 

La Grande Muraglia

Avendo recentemente abbattuto l’Impero Americano nel XXIII secolo, l’Impero Cinese si accingeva a ripercorrere la storia delle Grandi Paure che hanno percorso il XXI e il XXII secolo. Questa erculea impresa ha avuto come risultato un capolavoro storiografico intitolato La Grande Muraglia. Composta da 100 volumi, questa enciclopedia deriva il proprio nome dalla Grande Muraglia Americana, un progetto monumentale per costruire un’inespugnabile muraglia intorno agli Stati Uniti d’America per proteggere questa terra dalle invasioni barbariche. Realizzata nel corso di 150 anni, questa muraglia ha definitivamente isolato gli Americani dal resto del mondo e ha indebolito le residue risorse culturali e naturali. Ha anche minato la fiducia della gente nell’edonismo sistematizzato, accelerando in tal modo la caduta dell’Impero Americano. Come sappiamo ora, questo ha aperto la strada all’invasione del territorio Americano da parte della Cina. L’Impero Cinese ha successivamente incaricato un gruppo di scrivani di realizzare i volumi della Grande Muraglia. Nel corso del loro lavoro gli scribi hanno studiato con le biblioteche degli Stati Uniti d’America. E attraverso uno strano gioco del desitino, hanno scoperto le antiche fonti della loro propria civilizzazione che la Cina aveva da tempo allontanato dalle sue biblioteche. Alla fine questo contatto, con il Taoismo ed il Chan (Zen) Buddismo, ha gettato il seme dell’Impero Cinese.

Jades

Grand Larousse (2010)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A fianco: Ryoanji (2010); in basso particolare dell'opera.

 

 

Deux ermitages (2008)

 

L'idea di Laramee era già stata elaborata da Brian Dettmer, giovane artista americano che ha impostato il suo lavoro sul riciclaggio. Dettmer taglia, incolla e modifica i volumi, li scava per tirarne fuori l'essenza in forme sempre nuove.

 


Water Land

 




 

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