Musica, danza e teatro, costituivano una parte importante dei passatempi [53]. Gruppi professionali sono mostrati più volte come protagonisti della vita quotidiana [5]. Anche gli acrobati sembra siano stati popolari tra la massa [52]. Forme più raffinate di spettacoli ovviamente intrattenevano famiglie benestanti e reali [72], inoltre si immaginava facessero parte anche dei piaceri celesti.

Bere per piacere probabilmente era un passatempo domestico e sociale, che poteva, a volte, degenerare in eccessi e cattiva condotta [90]. Il gioco d'azzardo, di cui parla la letteratura giavanese del XIV secolo, avveniva su larga scala al termine di una cerimonia, avrebbe potuto essere un tipo di passatempo anche per alcuni gruppi di persone durante il IX secolo [76].

I festival presumibilmente costituivano un aspetto divertente della vita sociale, a cui partecipava con entusiasmo tutta la comunità [7]. Devono essere esistiti giardini di piacere per ricreazioni pubbliche, resi ancora più gradevoli con piante, arbusti, alberi in fiore e stagni di loto che ospitavano uccelli acquatici, per consentire alle persone con tempo libero di passeggiare e divertirsi [93]. Le iscrizioni di Giava frequentemente menzionano fiori e alberi nei complessi dei templi e intorno alle residenze dei ricchi e dei religiosi.
Le loro influenze erano considerate salubri e benefiche per il corpo e la mente.

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