Esposizione presentata dal Museo d'Arte Orientale di San Francisco
Miyamoto Musashi e il Libro dei Cinque Anelli

La maggior parte dei samurai erano organizzati in bande che servivano il loro daimyo (signore). Ma a volte i samurai perdevano i loro padroni per malattia, infortuni mortali, o per altre cause. Diventavano cosi' samurai senza padrone, o Ronin. Spesso furono figure leggendarie che ispirarono scrittori e pittori.

Miyamoto Musashi (1584-1645) fu, senza dubbio, il piu' noto. Musashi non fu solo il piu' importante spadaccino del suo tempo, ma divenne anche un celebrato pittore.

Musashi perse il suo padrone in battaglia nel 1600 e divenne un Ronin vagabondo. Fondo' la scuola di spada
Niten Ichi, in cui venne approfondito l'uso combinato di due spade, una lunga e una corta.

Nell'ultima parte della sua vita divenne istruttore di spada di Hosokawa Tadatoshi, il signore degli Higo. Qui Musashi sviluppo' la sua abilità come pittore e scrisse il libro dei cinque anelli, un trattato di cinque parti che riassume i suoi insegnamenti sull'uso della spada.


Il libro dei cinque anelli, considerato un classico della strategia e della filosofia militare, spesso e' paragonato all'antico testo cinese L'arte della guerra di Sunzi, perché i concetti di strategia militare in entrambi i libri si possono applicare anche a situazioni diverse da quelle che si possono affrontare in guerra.

Nel suo libro Musashi non mette in primo piano la mera tecnica suggerendo invece una pratica costante, effettuata con le spade da allenamento in legno, con una particolare attenzione nello studio dei mezzi piu' efficaci per il conseguimento degli obiettivi.

Egli inoltre sostiene che sia i duelli individuali che gli scontri di grandi eserciti sono disciplinati dagli stessi principi strategici. L'ultima (e più breve) parte mostra l'influenza della filosofia buddihsta zen sulla cultura del guerriero. I samurai infatti sentirono una particolare affinita' per la scuola Zen, che più di altre del buddismo, sottolinea la fiducia in se'.

Nel suo volume finale Musashi raccomanda di svuotare la mente dai preconcetti, dicendo che uno spirito guerriero dovrebbe raggiungere una condizione di vuoto. "Nel vuoto - scrive - c'e' la virtu' in assenza di malvagita'".

Dopo una vita passata quasi costantemente in battaglia Musashi mori' per cause naturali. Sul letto di morte diede Il libro dei cinque anelli a un discepolo di fiducia. L'originale e' perduto, ma una copia (quella mostrata nella foto) è stata conservata dal clan Hosokawa.

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