Esposizione presentata dal Museo d'Arte Orientale di San Francisco
I Castelli in Giappone

I Daimyo governavano i loro territori dai castelli progettati in primo luogo per la difesa militare. I castelli erano generalmente situati su altopiani in posizioni strategiche come porti e crocevia e, spesso, elementi  del paesaggio venivano incorporati nei loro piani difensivi.

Erano costruiti principalmente con il legno, sebbene includessero più elementi in pietra di quanto non venisse fatto nelle altre costruzioni giapponesi. Oltre alla loro funzione militare, i castelli servivano come residenza personale dei Daimyo e dei loro centri di governo.

Tali castelli erano progettati per resistere a lungo agli assedi. Le fortificazioni spesso erano truccate da labirinti con muri di pietra e numerose uscite per confondere gli invasori, con alte e resistenti torri centrali adibite a presidi.

Cibo essicato veniva stoccato in grandi magazzini seminterrati.  Tra le costruzioni e i muri fortificati si estendevano disordinatamente complessi agglomerati di campi, orti e frutteti. La maggior parte dei castelli conteneva un grande numero di pozzi atti ad assicurare la fornitura di acqua fresca .

Un eccellente esempio di fortificazione giapponese fu il Castello Kumamoto, base militare  del clan di Higo Hosokawa che dominò dal 1632 sino al 1868. Il motivo della collocazione del dominio - sulla sponda occidentale di Kyushu, la più meridionale isola del Giappone - era dovuto al fatto che gli Hosokawa acquistarono flotte di navi per viaggiare a Edo via Osaka. Il complesso del Castello Kumamoto, la maggior parte del quale fu costruito poco dopo il 1600, e’ una stupefacente struttura difensiva, enorme in grandezza e dalla disposizione labirintica. Due grandi torri- una alta sei piani-sovrastavano il centro. L’intero complesso era circondato da fossati e labirinti con mura di pietra ricoperti da parapetti in mattonelle.

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