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Nell'antico Giappone era dato per scontato che tutti i guerrieri seguissero un codice etico "la via del guerriero", denominato Bushido.
Si trattava soprattutto di un sistema informale di valori individuali, soggetti alla libera interpretazione,
piuttosto che di esplicite norme scritte. In sintesi induceva i guerrieri a vivere con onore e di essere consapevoli della vicinanza della morte.
Il Samurai doveva giudicare le sue azioni nel momento presente, come se fosse gia' morto, guardando indietro proprio a partire dal momento della sua morte. Una morte onorevole, quindi, era molto apprezzata. Le virtu' piu' importanti erano l'onesta', il coraggio, la benevolenza, il rispetto, l'abnegazione, l'autocontrollo, il rispetto del dovere e la fedelta'. Queste qualita', che contribuiscono all'efficienza militare, sono sempre state apprezzate da coloro che dovevano combattere. Nel corso del tempo i guerrieri raffinarono il loro codice in maniera tale di realizzare meglio il loro nuovo ruolo di responsabilita' e comando nell'ambito della societa' nipponica.
In questo contesto il Bushido portava equilibrio e stabilita'. In tutti i contesti l'essenza del codice dei samurai era riassunta dai concetti bu e bun (armi e cultura).
Nel loro comportamento, nella societa' e nella politica, ci si aspettava che i Samurai agissero in equilibrio tra questi due concetti base. La loro capacita' marziale non era valutata secondo la loro aggressivita' cosi' come la debolezza non era considerata un buon comportamento sociale. Per questo a livello politico il codice consigliava moderazione con le attivita' culturali, ma uso della forza per difenderle.
Un samurai studioso del 1700 paragono' bu e bun al volo di un uccello, scrivendo: "La cultura e le armi sono come le due ali di un uccello. E' impossibile volare con una sola di esse. Se avete cultura senza armi la gente vi considerera' senza il rispetto della paura, se avrete armi senza cultura, la gente sara' condizionata solo dalla paura. Pertanto, quando si impara la cultura e la pratica delle armi, si dimostrano sia l'autorita' che la generosita', cosi' la gente sara' amichevole, ma anche rispettosa ed obbediente."
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