Cultor College

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'autore: John Dougill lavora come professore di cultura britannica presso la Ryukoku University di Kyoto. E' il proprietario di Oxface Publications, che produce guide popolari come Oxford’s Famous Faces e Oxford: A Literary Guide.

 

John Dougill

 

John Dougill è anche autore di Oxford in English Literature. Inoltre, ha scritto quattordici libri di testo per colleges giapponesi.

 

 

Green Shinto è un blog di John Dougill prodotto a Kyoto, in Giappone, che è dedicato allo scintoismo internazionale e ambientale. Mira infatti a studiare il ricco patrimonio della sua tradizione, dalle rocce sacre e radici sciamaniche, ai miti e feste della fertilità.

Auspica uno Scintoismo privo di frontiere, liberato dal suo passato per soddisfare le esigenze di una nuova era.

 

 

 

 

 

 



 

Benzaiten è la dea giapponese dell'amore, bellezza, compassione, eloquenza e musica, così come è la dea del mare. Suo marito era un drago malvagio, trasformato dal suo amore.

La dea, infatti, è spesso mostrata in sella ad un drago. Benzaiten è di origine indù ed è associata con Sarasvati, la dea indiana della musica e della saggezza e viene talvolta raffigurata con otto braccia. Benzaiten è legata anche a Kwannon o Kwan Yin, la divinità della compassione nel Buddhismo.

 

 

Benzaiten

Tenkawa Benzaiten Mandala 天川弁才天曼荼羅, risalente al 1546. Custodito nel tesoro della prefettura di Nara.

 


 

 

 

La tradizione astrologica orientale si è sviluppata a partire dall’XI secolo in Cina ed è basata su un calendario lunisolare. Secondo la leggenda, il Buddha, nel presentimento della sua fine sulla terra, chiamò a raccolta tutti gli animali, ma solo dodici andarono ad offrire il loro saluto. Come premio per la loro fedeltà il Buddha decise di chiamare ogni anno del ciclo lunare con il nome di ciascuno dei dodici animali accorsi. Il topo, furbo e veloce di natura, arrivò per primo. Il diligente bue arrivò secondo, seguito dall’intrepida tigre e dal pacifico coniglio. Il drago arrivò quinto seguito subito dal suo fratello minore, il serpente. L’atletico cavallo fu settimo e l’elegante capra ottava, subito dopo arrivò l’astuta scimmia, e poi ancora il coloratissimo gallo, il fedele cane per poi finire con il fortunato maiale che arrivò appena in tempo per salutare il Buddha.

 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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Copyright 2018 © John Dougill

 

 



2013
anno del serpente

 

di John Dougill

 

 

2013 anno del serpente - year of the snake

 

I serpenti hanno una parte importante in molte mitologie a causa della loro capacità di cambiare pelle rigenerandosi. Alcuni, con il loro veleno, hanno anche il potere di vita e di morte. Inoltre, i loro occhi senza palpebre e i loro movimenti imprevedibili generano un senso di mistero.
In contrasto con il cristianesimo, che lo ha deliberatamente demonizzato come simbolo pagano, nei tempi antichi il serpente era visto positivamente, come una creatura della saggezza della terra.

 

In alcune culture i serpenti erano simboli di fertilità, in altre hanno simboleggiato il cordone ombelicale, che unisce gli esseri umani alla madre terra. Ma l'associazione più potente è sempre stata con l'immortalità, proprio a causa della possibilità di cambiare la loro pelle.
Inoltre, mordendosi la coda, potevano generare forme come cerchi, bobine o spirali, tutte altamente significative, in termini spirituali, come simboli dell'eternità.

 

CaduceoIl caduceo, formato da due serpenti avvolti intorno a un bastone, si pensa rappresenti le energie dinamiche della forza vitale, esemplificato appunto attraverso il potere rigenerativo del serpente.

Come tale venne anche associato all'energia sessuale, con un maschio e una femmina avvolti intorno ad un albero della vita sciamanico. Dalla loro unione viene armonia e salute, il che può spiegare perché il caduceo è stato adottato, ai giorni nostri, come simbolo dei medici.

I giapponesi prendono il loro simbolismo dallo zodiaco cinese, dove il serpente denota intelligenza, felicità e buona fortuna. È associato con il drago, affermazione della vita; infatti si suppone si tratti del prototipo della creazione mitica. In alcuni luoghi il serpente simboleggia anche la ricchezza, per questo alcune persone tengono un pezzo di pelle di serpente nel portafoglio, oppure usano portafogli fatti con questo materiale, nella convinzine che porti fortuna.

 

I serpenti bianchi sono particolarmente propizi, presumibilmente a causa della rarità e in associazione con la purezza. Essi sono i fidati compagni di Benzaiten, quindi forse questo è un anno favorevole a patrocinare la musa delle arti. Può anche essere un anno adatto a compiere un pellegrinaggio a Omiwa Jinja, dove la divinità si manifesta in forma di serpente e le uova sono lasciate come offerte.

 

Comunque, ovunque vi troviate, Green Shinto augura a tutti voi un felice – e prospero – anno del serpente!

 

white snakesCoppia di serpenti bianchi ornamento di un contenitore a Jisshu Shrine, Kyoto

 

serpentiFontanella d'acqua con serpente ad Omiwa Jinja.

 

culto di Omiwa

Il culto di Omiwa, con uova omaggiate alla divinità serpente

 



 

Leggi: 2013 anno del serpente (2° parte)

 


 

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